TERAMO – Due ventenni hanno denunciato di aver subito uno stupro dopo una festa in discoteca. Si tratta di due drammatici racconti, su cui i carabinieri della compagnia di Teramo da un lato e la squadra mobile dall’altro stanno cercando di fare luce, per chiarirne i contorni e individuare gli eventuali responsabili. Le due giovanissime donne, una 21enne studentessa aquilana e una 25enne commessa dell’hinterland del capoluogo, hanno riferito di essere state vittime di episodi analoghi nel loro svolgimento, entrambi verificatisi dopo una serata in due discoteche diverse a Teramo. Avrebbero conosciuto tutte e due i loro violentatori nelle sale da ballo e allo stesso modo invitate fuori del locale per appartarsi in auto e consumare rapporti sessuali non consenzienti. Entrambe non ricordano nulla dei particolari, anzi la confusione, a volte totale, è un’altra caratteristica che accomuna i due casi al vaglio degli investigatori. Alla violenza sessuale che si sarebbe consumata a pochi passi dalla discoteca alle porte di Teramo la notte del martedì di Carnevale, raccontata dal quotidiano La Città, si aggiunge adesso quella denunciata negli uffici di viale Bovio dalla commessa 25enne: quest’altro episodio sarebbe precedente di qualche giorno a quello saltato agli onori delle cronache dalle colonne del giornale diretto da Alessandro Misson, La Procura ha aperto due distinti fascicoli, il primo nelle mani del pm Bruno Auriemma, l’altro del collega Stefano Giovagnoni. l’ipotesi al momento è di violenza sessuali ma sono in corso approfondimenti clinici da un lato e tossicologici dall’altro, che tendono a sostenere il lavoro di chi indaga sulla strada della reale ricostruzione della vicenda. Un dubbio, drammatico, si fa strada in tutte e due le vicende di volenza: le vittime potrebbero non ricordare i particolari della loro bruttissima vicenda perchè forse drogate dai loro aggressori. Nel caso della studentenssa aquilana, ritrovata dentro la sua macchina alle 5 del mattino dagli amici con cui era andata in discoteca e che l’avevano improvvisamente persa di vista, il pm Auriemma si appresta a nominare quale consulente tecnico il medico legale Giuseppe Sciarra: a lui spetterà il compito, all’esito degli esami clinici effettuati secondo il protocollo sanitario in uso al pronto soccorso, di verificare non solo l’esistenza di una violenza sessuale ma soprattutto se questa sia avvenuta con la vittima nelle condizioni di non potersi reagire perchè sotto l’effetto degli stupefacenti o di una forte dose di alcol.
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